Archivi giornalieri: ottobre 23, 2012

RISPOSTA DELLA COMMISSIONE ALL’INTERROGAZIONE SUL FENOMENO DELLE SETTE RELIGIOSE

http://www.sergioberlato.it/euronews_archivio_dettaglio.asp?newsl=116#p4

Lettera europea d’informazione dell’on. Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo

Berlato Euronews n. 23 del 14 Giugno 2010

 

RISPOSTA DELLA COMMISSIONE ALL’INTERROGAZIONE SUL FENOMENO DELLE SETTE RELIGIOSE

Il 16 marzo scorso è stato arrestato a Roma il capo della setta “Re Maya”, che era riuscito a fidelizzare un nutrito gruppo di seguaci. Secondo le accuse dei pubblici ministeri, egli avrebbe abusato sessualmente di bambine di 10-12 anni e delle loro madri ed estorto denaro agli adepti con l’inganno. Questo agghiacciante episodio di cronaca riporta l’attenzione sul fenomeno, in costante crescita, dell’adesione alle sette religiose. In Italia sono più di 80.000 gli adepti che aderiscono a varie sette: il 52 per cento delle vittime sono adulti e, nel 56 per cento dei casi, si tratta di donne. I giovani sono inoltre più del 40 per cento. Le sette religiose sono rappresentate da gruppi che plagiano, attraverso vere e proprie tecniche di manipolazione mentale, principalmente le persone che attraversano momenti di difficoltà e che, quindi, sono i soggetti più vulnerabili della società odierna. In tale contesto, milioni di persone risultano succubi di santoni e presunte guide spirituali. Preso atto di questa situazione, l’on. Sergio Berlato ha ritenuto opportuno presentare un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea per sapere quali strumenti essa suggerisce di adottare affinché la società civile e le istituzioni affrontino in modo deciso ed adeguato alla sua gravità, questa problematica e come ritiene inoltre di intervenire al fine di tutelare i cittadini europei da simili aberranti episodi di violenza.

 

Riportiamo di seguito la risposta della Commissione europea all’interrogazione in oggetto:

“I fenomeni settari sono particolarmente inquietanti, e alcune attività o situazioni che ne derivano sono suscettibili di rientrare nell’ambito di competenza di strumenti dell’Unione, nella fattispecie di quelli relativi alla tratta degli esseri umani, agli abusi sessuali sui bambini o alle vittime

.

In materia di lotta contro la tratta degli esseri umani e contro gli abusi sessuali sui bambini, il 29 marzo 2010 la Commissione ha adottato due proposte di direttive destinate a sostituire le decisioni quadro rispettivamente in vigore, le quali prevedevano già un livello minimo di ravvicinamento delle legislazioni nazionali in materia. Si tratta di un pacchetto ambizioso che adotta un approccio globale in merito alla lotta contro i crimini con conseguenze gravi per le vittime.

Per la prima volta degli strumenti giuridici dell’Unione europea affrontano questi tre gravi problemi su tre fronti: il perseguimento penale degli aggressori, la protezione delle vittime e la prevenzione dei fenomeni.

 

Le proposte partono dall’acquis in vigore per poi incorporare i progressi compiuti nell’ambito delle convenzioni del Consiglio d’Europa nel frattempo elaborate. Esse vanno oltre il già elevato livello di protezione raggiunto nell’ambito di tali convenzioni per fornire un vero valore aggiunto. Le proposte saranno oggetto di discussioni approfondite in seno al Consiglio e al Parlamento.

Per quanto concerne la protezione delle vittime, l’Unione ha adottato la decisione quadro 2001/220/GAI del 15 marzo 2001 concernente lo statuto delle vittime nell’ambito delle procedure penali che impone agli Stati membri l’adozione di misure di assistenza alle vittime prima o dopo una procedura penale, che potrebbe applicarsi alle vittime di gruppi settari che infrangono la legge penale di uno Stato membro. Al di là dell’applicazione del diritto dell’Unione, gli Stati membri vegliano al rispetto della propria legislazione nazionale in materia, ivi compreso il diritto penale”.

 

Per maggiori informazioni sulle interrogazioni parlamentari presentate alla Commissione europea e sulle relative risposte:

http://www.europarl.europa.eu/sidesSearch/search.do?type=QP&language=IT&term=7&author=4746

 

 

 

Derive settarie violazioni dei diritti umani

Consiglio d’EuropaDemocrazia

http://www.coe.int/t/ngo/articles/projet_rec_d%C3%A9rives_sectaires_fr.asp

 

Organizzazioni non governative

 

Progetto

 

La Commissione dei Diritti dell’Uomo della Conferenza delle OING, nella sua riunione del 5 Ottobre 2012, propone alla conferenza delle OING del Consiglio d’Europa l’adozione della

 

Raccomandazione « Derive settarie e violazione dei diritti dell’uomo »

 

La Conferenza delle OING del Consiglio d’Europa,

 

Ricordando la Raccomandazione 1412 (1999) dell’Assemblea Parlamentare relativa alle attività illegali delle sette, che faceva seguito alla sua Raccomandazione 1778 (1992) relativa alle sette e nuovi movimenti religiosi;

 

Ricordando che la Raccomandazione 1412 (1999) fissava una importanza particolare alla protezione dei più vulnerabili, in particolare dei bambini;

 

Ricordando che l’Assemblea parlamentare accomandava specialmente la creazione di centri nazionali o regionali d’informazione sui gruppi a carattere religioso, esoterico o spirituale, dei programmi d’educazione sulle grandi correnti di pensiero e sulle religioni, la creazione di ONG per le vittime e famiglie delle vittime, in particolare nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, e infine la creazione di un osservatorio europeo al fine di facilitare gli cambi fra i centri nazionali;

 

Ricordando la risposta del Comitato dei Ministri (765° riunione/19 settembre 2001) che sottolineava che l’oggetto principale della Raccomandazione 1412 (1999) era proteggere la dignità umana e i più vulnerabili e che esprimeva il suo accordo con le idee proposte, ma che, per questioni di risorse, non era in grado di accedere alla proposta della creazione un osservatorio europeo, non escludendo tuttavia la possibilità che il Consiglio d’Europa possa facilitare e promuovere la messa in rete dei centri nazionali d’informazione;

 

Osservando che il fenomeno delle derive settarie è causa di infrazioni ai diritti dell’uomo. In particolare nel campo della salute, dell’educazione e del rispetto della vita privata e familiare;

 

Osservando che le organizzazioni all’origine delle derive settarie agiscono spesso sotto la libertà di religione e mettono in pericolo delle libertà fondamentali del cittadini e costituiscono parimenti una minaccia alla democrazia;

 

Osservando che, approfittando della permeabilità delle frontiere, il fenomeno non cessa di estendersi nei paesi dell’Europa centrale e orientale e non diminuisce nei paesi dell’Europa occidentale;

 

Osservando che a tutt’oggi solamente due Stati (Belgio e Francia) hanno preso decisioni legislative per seguire le Raccomandazioni suddette e qualche altro Stato (Germania, Svizzera …) hanno assunto o sostenuto misure di osservazione e di informazione nei confronti delle derive settarie;

 

Preoccupata per il fatto che gli Stati membri del Consiglio d’Europa non abbiano, fino ad ora, preso misure all’altezza della sfida che rappresentano le derive settarie, costituenti attentati ai diritti dell’uomo e ai principi fondamentali di tutte le società democratiche;

 

Invita l’Assemblea Parlamentare

 

a incoraggiare l’attuazione della sua Raccomandazione 1412(1999), e in particolare la creazione di centri nazionali o regionali d’informazione selle derive settarie;

 

Invita il Congresso dei poteri locali e regionali

 

a lavorare sul soggetto «Derive settarie e violazione dei diritti dell’uomo» e ad incoraggiare a sua volta la creazione di centri nazionali o regionali d’informazione sulle derive settarie;

Invita Il Comitato dei Ministri

 

a sostenere la creazione e il funzionamento di una rete europea dei contri nazionali e regionali d’informazione sulle derive settarie con lo scopo di scambiarsi informazioni e elaborare misure comuni.

 

(Progetto preparato dal Gruppo di lavoro «Derive settarie e violazione dei diritti dell’uomo»)

 

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(traduzione a cura della FAVIS)

 

Proteggere i minori dalle sette

http://assembly.coe.int/ASP/NewsManager/FMB_NewsManagerView.asp?ID=7912&L=1

 

 

 

 

 

6/9/2012

Questioni giuridiche e dei diritti dell’uomo

 

Proteggere i minori dall’influenza delle sette

 

Strasburgo 6.9.2012 – « Non è perché sia difficile trovare un consenso europeo sulle problematica delle “sette” che bisogna abbandonare l’idea di stabilire delle regole e delle politiche a livello europeo per proteggere i minori contro le derive settarie », ha dichiarato oggi Rudy Salles (Francia PPE/DC), relatore sulla protezione dei minori contro l’influenza delle sette, all’apertura di un’audizione sull’oggetto, organizzata a Parigi dalla Commissione affari giuridici e dei diritti dell’uomo della APCE.

 

« Vista la vulnerabilità dei minori e degli adolescenti è indispensabile rimanere vigili e reprimere ogni pratica che mantiene in uno stato di soggezione in nome di un credo. Il Consiglio d’Europa, e specialmente l’Assemblea, hanno un ruolo importante da giocare nella lotta contro questo fenomeno assai preoccupante », ha aggiunto Salles.

 

Presentando l’atteggiamento dei Paesi Bassi di fronte ai nuovi movimenti religiosi, Sophie van Bijsterveld, docente all’Università di Tilpburg e membro del Senato olandese, ha spiegato che il suo paese non è dotato né di politiche né di leggi riguardanti specificatamente questi movimenti. Questi sono soggetti alla legislazione generale, e in particolare alle disposizioni generali sulla religione.

 

« Nel 1984 il rapporto di una commissione parlamentare dedicata a questo oggetto ha concluso che una legge specifica non era auspicabile né necessaria, né a titolo preventivo né a titolo repressivo, e questa posizione non più cambiata» ha precisato la Sig.ra van Bijsterveld. Attualmente, il ruolo della religione nello spazio pubblico è oggetto di vivo dibattito, negli ambienti universitari e politici, ma anche in tutta la società olandese. Tuttavia i nuovi movimenti religiosi non attirano particolare attenzione ».

 

Maksym Yurshenko, avvocato ucraino, membro dell’Associazione per la protezione della famiglia e della personalità, ha indicato che questa questione deve essere considerata sotto l’aspetto delle relazioni fra il diritto alla libertà di pensiero di coscienza e di religione, che fa parte dei diritti dell’uomo, e l’Assemblea delle Nazioni Unite relative ai diritti del bambino.

 

« Lo Stato reagisce nei casi di violenze caratterizzate, che corrispondono alla definizione giuridica dell’attentato all’integrità psichica o sessuale. In sunto, il bambino non beneficia di alcuna protezione se gli atti pregiudizievoli alla sua salute psichica e psicologica e al buon sviluppo prendono una forma meno facile da identificarsi » ha spiegato M. Yurshenko.

 

I difensori dei nuovi movimenti religiosi invocano le disposizioni giuridiche che consacrano il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza di religione.

Tuttavia gli Sati partecipanti all’Assemblea relativa ai diritti del bambino si sono impegnati a difendere l’intesse superiore del bambino e a proteggerlo contro ogni forma di brutalità di maltrattamento e di negligenza. E’ possibile conciliare queste due esigenze abilitando le strutture governative esistenti a governare il campo delle attività religiose, o creando strutture dedicate a questo scopo, come la “Mivilides” francese, ha concluso l’oratore.

E’ proprio della Miviludes (Missione interministeriale di vigilanza e di lotta contro le derive settarie) che ha parlato Georges Fench, vecchio presidente di questa struttura e deputato all’Assemblea nazionale. La Miviludes osserva e analizza i movimenti percepiti come costituenti una minaccia per l’ordine pubblico o contrari alla legislazione francese, coordina l’azione dei pubblici poteri contro le derive settarie, informa il pubblico sui rischi e i pericoli ai quali è esposto, e viene in aiuto delle vittime indirizzandole verso i servizi competenti.

 

Sappiamo tutti che il problema deriva soprattutto dalla difficoltà, perfino impossibilità, di definire la parola “setta”.

L’originalità della Miviludes risiede nel fatto che questa struttura non combatte le sette, ma le derive settarie, come il rifiuto parziale o totale delle cure mediche, delle restrizioni alimentari e gli abusi sessuali», ha dichiarato Fenech. Malgrado l’esistenza di numerosi strumenti internazionali « è urgente presentare precise proposte a livello europeo, per difendere meglio i bambini senza peraltro attentare alla libertà di culto », ha sottolineato.

 

Il relatore ha annunciato l’intenzione di condurre dei sondaggi presso alcuni Stati membri, in attesa di incontrare in loco i rappresentanti delle istituzioni e della società civile impegnati nella lotta contro le derive settarie e nella protezione dell’infanzia. Egli considera anche di inviare un questionario alle delegazioni parlamentari degli Stati membri, o di far ricorso al Centro europeo di ricerca e documentazione parlamentare (CERDP), in vista di raccogliere ulteriori dati sulla diffusione del fenomeno settario e la situazione della legislazione in materia di protezione dei minori contro le derive settarie.

 

 

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(Traduzione a cura della FAVIS)