Archivio mensile:febbraio 2015

Torre di Guardia: I Testimoni di Geova minacciano i bambini che non prestano attenzione in sala con la morte


15 Feb 2015 at 12:18 ET

Screen capture (JW.org)

Un video animato realizzato dai Testimoni di Geova informa i bambini che se non  prestano attenzione in Sala, lo fanno a loro rischio e pericolo.

Nel video vi sono due bambini che partecipano ad una riunione in Sala con i loro genitori. Un predicatore ronza incomprensibile sullo sfondo, una ragazza viene rimproverata perchè sta quasi per addormentarsi, mentre un ragazzo è punito per aver tentato di giocare con la sua macchinina.

Quando la famiglia arriva a casa, tutti  si siedono a tavola. La madre chiede che cosa i due figlia hanno imparato in Sala oggi, e la ragazza risponde: “non dormire durante la riunione” mentre il ragazzo risponde, “non giocare nel corso della riunione“.

Il padre poi chiede ai bambini di immaginare “cosa sarebbe successo se nessuno avesse ascoltato Geova quando ha spiegato a Noè come costruire l’Arca“.

Il narratore mostra poi Noè e i suoi bambini che giocano su dispositivi di gioco portatili, a caccia di farfalle, che parlano, e durante il sonno, presumibilmente, Dio sta spiegando loro come costruire l’Arca. Il cielo si oscura, tutti corrono in un edificio rettangolare progettato che cade in parte quando la prima goccia di pioggia lo colpisce.

Lo schermo poi si riempie di acqua, e il dispositivo palmare con cui Noè stava giocando in precedenza galleggia vicino con la parola “GAME OVER” su di esso.

Non è quello che è successo, papà», dice il figlio.

È veroNoè ha prestato attenzione e ha salvato la sua vita. Prestando attenzione alle riunioni può contribuire a salvare anche  la tua vita“.

Il video poi taglia di nuovo sulla famiglia nel corso della riunione della Sala, ed entrambi i bambini sono diligentemente a prendere appunti mentre il predicatore – la cui voce è ora cristallina – spiega come Dio ha insegnato a Noè come costruire l’Arca.

Guarda il video intero via JW.org su YouTube qui sotto.

watch?v=eYOxGGgiZbo

 

Fonte: http://www.rawstory.com/rs/2015/02/watch-jehovahs-witnesses-threaten-kids-who-dont-pay-attention-in-church-with-death/#.VOImfqGxZYk.facebook

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Traduzione di Lorita Tinelli

Avvertenza: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti, pertanto ci scusiamo per eventuali errori.

Gli articoli apparsi su questo blog possono essere riprodotti liberamente, sia in formato elettronico che su carta, a condizione che non si cambi nulla e  che si specifichi la fonte

 

Cristianesimo, promiscuità e pedofilia all’interno del culto ‘The Family’

Alla fine del 1960, il ministro David Berg evangelizzò hippies e surfisti a Huntington Beach, in California.

Il predicatore di mezza età, classe 1919, trovò recettivi i giovani al suo insolito messaggio che fondeva il fondamentalismo del cristianesimo con l’etica sessuale liberale. Quando i seguaci di Berg aumentarono, Berg stesso li soprannominò  i “Figli di Dio”, nel 1968. Il nome fu cambiato in “Family of Love” nel 1978 e in seguito in tempi più recenti “Family International”, ma spesso anche “The Family” o TF. Vi sono aderenti in molti paesi, spesso vivono in comuni che furono chiamate originariamente  ”colonie”, ma ora sono chiamate “case”.

Berg insegnava che i cristiani devono seguire la Bibbia, ma affermava di essere il profeta cristiano per questa epoca. I suoi scritti, chiamati “Mo Letters”, informavano i suoi seguaci di nuove rivelazioni divine. Alla sua morte nel 1994, la sua vedova, Karen Zerby, gli succedette come capo.

Gli adepti sono stati incoraggiati a prendere nuovi nomi biblici. Berg è stato spesso chiamato “Mosè David” o “papà” e poi “il nonno”. Zerby è spesso chiamata “mamma” o “Mamma Maria”.

Nel classico linguaggio di contro-cultura, Berg si dichiarò contro “il sistema” che credeva ipocritamente ad un  distorto messaggio della Parola di Dio, sessualmente repressivo. Nelle Mo Letters denunciava insegnamenti “di sistema” contro la masturbazione, scrivendo: “Divertimento e sesso sono quello che Dio ha dato per godere, senza paura o condanna!” “L’amore perfetto scaccia ogni paura”, “la paura di castigo, soprattutto le paure sessuali [che] possono essere una tortura fisica!” Egli non voleva che i suoi seguaci soffrissero per “gli orrori di tali frustrazioni sessuali e per le condanne”.

Berg incoraggiò i suoi seguaci di sesso femminile ad abbandonare reggiseni e a mostrare anche pubblicamente i loro seni. Nel suo sonetto del 1970 “Maid Mountin!” egli scriveva: “Io sono per la mini-camicetta / O il trasparente a casa mia. … Lasciate che queste montagne siano più visibili / E i loro vestiti più divisibili”.

Tuttavia, egli insegnò che l’omosessualità maschile era peccaminosa, un insegnamento che continua ancora oggi all’interno dell’organizzazione, che scomunica gli uomini per gli atti con lo stesso sesso. Alle donne è stato insegnato ad evitare il lesbismo esclusivo, ma è consentita la bisessualità.

The Family subì nuove revisioni nel 2005, quando il figliastro di Berg, Ricky Rodriguez, uccise un membro [di The Family ndt] e poi si suicidò.

 

La Pesca amorosa: bagliori e fallimenti

Nel 1974 Berg introdusse un metodo di conversione controverso chiamato “pesca amorosa” o “FFing.” Lo studioso Stephen A. Kent ha evidenziato che Berg sostenne: “i membri COG praticano il reclutamento e l’acquisizione delle risorse attraverso attività sessuali”.  Berg esortava le donne a diventare “prostitute per Gesù”.

 

James T. Richardson riporta,: “la pesca amorosa implica una testimonianza a terzi, che potrebbe anche prevedere il sesso tra membri di sesso femminile e potenziali convertiti”. Richardson osserva, “Le donne dovevano essere disposte (come hanno fatto per i loro mariti [se coniugate]) ad ‘andare fino in fondo‘ se lo si  ritiene necessario, al fine di ‘contattare qualcuno per Cristo‘.”

La pratica indignò i cristiani tradizionalisti che credevano che la Bibbia vietasse il sesso fuori dal matrimonio. Alcune persone lasciarono l’organizzazione a causa del FFing. I bambini nati a seguito del proselitismo sessuale furono chiamati “Gesù Babies” nell’organizzazione.

Le Missioni in Europa a volte utilizzavano le discoteche come un modo creativo per fare proselitismo. Una discoteca in Italia fu perquisita nel 1979 e alcuni membri furono accusati del reato di prostituzione.

La pesca amorosa è stata ufficialmente abbandonata nel 1988, con riserva di scomunica per chiunque continuasse a praticarla.

Nel 1991, tre anni dopo che il FFing fu eliminato, terminò il processo del caso della prostituzione italiana. I giudici stabilirono che le attività di guadagno non erano riconducibili alla prostituzione ma quanto ad  ”un contributo personale per gli obiettivi umanitari che la setta ha sempre dichiarato di perseguire”.  Le accuse furono respinte.

 

La Pedofilia e il Piccolo Principe chiamato Davidito

Alcuni degli insegnamenti più allarmanti di Berg sembravano accettare la pedofilia e l’incesto. Le Mo Lettere dal 1970 raccontavano di una baby-sitter che  masturbava Berg quando egli aveva solo tre anni. Berg sosteneva che le sue azioni non hanno provocato su di lui alcun “male”.

Nel 1973, egli scrisse, “l’incesto, o alcune forme di sesso con alcuni parenti stretti non era considerato illegale prima della Legge mosaica, 2600 anni dopo la creazione”. Egli scrisse: “I matrimoni tra fratelli e sorelle e madri e figli e anche  padri e  figlie erano molto comuni nei tempi antichi e non sono stati nemmeno considerati incestuosi, tanto meno illegali”.

Karen Zerby dette alla luce un “Gesù Bambino” nel 1975. Il prodotto del FFing e il figliastro di David Berg fu chiamato David Moses Zerby. Più tardi, il suo nome fu cambiato legalmente con Richard Peter Smith e più tardi ancora come Richard Rodriguez. Da bambino fu soprannominato “Davidito”.

Berg e Zerby credevano che Rick fosse un “principe divino”, destinato ad assumere il ministero. Cresciuto senza il “sistema” di ipocrite inibizioni sessuali, sarebbe diventato un leader religioso potente.
Un’altra delle numerose pubblicazioni di Berg sulla ‘Pesca d’amore’. Fonte: XFamily.org

Nel 1982, la Famiglia Internazionale pubblicò un libro intitolato “The Story of Davidito” (La Storia di Davidito). Si presume essa sia la storia della sua infanzia raccontata da una delle sue bambinaie. Quella bambinaia, Sara, scrive che spera che con l’accudimento di Davidito inizierà un “Childcare Revolution” ed esclama, “Grazie Gesù! Un nuovo esempio è stato fissato davanti a noi”. Ella scrive che con le altre bambinaie facevano sesso orale con  Davidito per “pulire” il suo pene. Fu anche permesso di vedere altri adulti che facevano sesso. Sara scrive che i lettori apprendendo le  ”esperienze sessuali di Davidito” dovrebbero farlo con  ”spirito di preghiera” per imparare da esse e  per “seguire gli insegnamenti del Signore”. Il libro è molto illustrato con fotografie, alcune delle quali mostrano il ragazzo e una donna adulta farsi coccole, entrambi nudi.

In una Mo letter, Berg ha proclamato, “Si può buttare un sacco di quella vecchia roba! Stiamo scrivendo una nuova serie di educazione per bambini chiamata La serie Davidito. . . . Davidito è diventato un esempio per il mondo e l’ispirazione per diverso  materiale per l’educazione dei bambini! Meno male!”

Il libro è stato citato in un caso di custodia di un bambino nel Regno Unito. Il Giudice Ward dichiarò: “Sono assolutamente convinto che  fosse diffuso l’abuso sessuale su bambini e adolescenti da parte dei membri adulti di The  Family, e che questo abuso è significativamente di misura maggiore all’interno di The Family rispetto a quello che accade nella società esterna”.  Facendo riferimento alla Mo Letter citata sopra, il Giudice Ward commentò: “E’ del tutto evidente che Berg, a mio giudizio, ha dato la sua approvazione a tutto ciò che veniva scritto e che ne assumeva la responsabilità. E’ ingenuo da parte di The Family cercare di allontanare la  sua leadership da questo libro e di lanciare l’unica colpa a Sara”.

Tuttavia, il Giudice permise alla madre di mantenere la custodia fisica del bambino, ma dopo aver ricevuto rassicurazioni che non avrebbe permesso quello che il Giudice chiamava “imbrogli sessuali.” La Corte ha tenuto per se  la custodia legale.

 

The Family rivede la propria immagine

Berg rilasciò una dichiarazione nel 1988 affermando: “Noi non approviamo il sesso con minori e con la presente prendiamo le distanze da ogni scritto di chiunque  in The Family che possa sembrare di farlo! Noi lo proibiamo assolutamente!”

Facendo riferimento al libro Davidito senza nominarlo espressamente, Berg lo definì solo “un resoconto dello scrittore circa la  propria esperienza personale e le proprie opinioni.”

Nel 1993, la polizia francese fece irruzione in due comunità TF a causa di accuse di abusi sessuali. Tuttavia, i bambini furono ben presto restituiti ai loro genitori e senza denunce.

The Family indisse una conferenza stampa in Gran Bretagna per affermare di essere cambiata.Il Pastore Gideon Scott disse: “Stiamo cercando di dimostrare che siamo persone normali che credono sinceramente nella propria religione e che amano i propri bambini. Noi non promuoviamo e incoraggiamo l’attività sessuale tra adulti e minori. I rapporti sessuali non sono ammessi nelle nostre comunità tra adulti e quelli al di sotto dei 21 anni”.

Interrogato circa gli scritti di Berg per quanto riguarda i bambini e il sesso, Scott li definì “una speculazione teologica”.

Nel 2003 la Carta degli Emendamenti dell’organizzazione afferma: “Chiunque di 18 anni o più, che agisce comportamenti  sessuali di sorta con qualcuno al di  sotto i 14 anni, sarà scomunicato”.

 

Rick commise un omicidio, poi si suicidò

 

Rick nella foto con Sue, dal Libro di Davidito.

Rick era nella sua tarda adolescenza quando iniziò a deridere le credenze e le pratiche di The Family. Ruppe con il gruppo nel 2001. Insieme alla sua fidanzata Elixcia Garcia rilasciò una dichiarazione dicendo di “non poter continuare a perdonare o essere parte di ciò che sentivano un’organizzazione di manipolazione abusiva che insegna una falsa dottrina”.

La coppia si sposò, ma Rick non poteva dimenticare gli abusi che aveva subìto. Era spesso depresso.

A 30 anni invitò un membro di The Family, Angela Smith, nel suo appartamento a Tucson, in Arizona, era l’8 gennaio 2005. Ella era una delle sue tate con la quale aveva intrattenuto rapporti sessuali  quando era un bambino. La pugnalò a morte.

Rick poi guidò fino a Blythe, in California. Registrò una videocassetta in cui sbraitava sulle sue miserie dell’infanzia. Denunciò amaramente  i “pervertiti” nel “culto”. A un certo punto disse: “Madre mia! . . . Come si può fare quello con  i bambini? Come si può fare quello con  i bambini e poi dormire la notte? ” Affermò che “migliaia di bambini di The Family “erano” stati abusati. Amaramente chiese:” Dove sono le nostre scuse?” E poi rispose: “Non ci sono nessun cazzo di scuse”. Alla fine della videocassetta egli  predisse  che le persone che avevano abusato di lui sarebbero “andate verso il basso. Quindi, con questo pensiero felice, io vi lascio”.

Dopo aver realizzato il nastro, andò alla sua macchina e guidò senza meta. Infine, parcheggiò la sua auto e concluse la sua vita con un colpo sparato alla testa. La polizia trovò il corpo nel veicolo la mattina presto del 9 gennaio 2005.

Il 18 gennaio 2005 The Family rilasciò una dichiarazione sulla tragedia. E commentò: “Le nostre preghiere sono che le azioni di Ricky e l’attenzione dei media non alimentino una nuova reazione per volere dei nostri detrattori, che significherà ancora una volta provocare danni, traumi e abusi agli innocenti”. Questa dichiarazione ribadiva che l’organizzazione aveva una “politica di tolleranza zero per quanto riguardava l’interazione sessuale tra adulti e minori”.

 

Bennett, Will. “Cult denies child sex abuse.” The Independent. 1993-07-02. http://www.xfamily.org/index.php/The_Independent:_Cult_denies_child_sex_abuse

Borowik, Claire. “’International Christian Fellowship’ Issues Statement.” January 18, 2005. http://www.newdaynews.com/resource/davidito/borowick-01.htm
“Child Abuse?! – An Official Statement from the Founders of the Children of God!” http://www.xfamily.org/index.php/Child_Abuse%3F!
Kent, Stephen A. “Lustful Prophet: A Psychosexual Historical Study of the Children of God’s Leader, David Berg.” 2000. Department of Sociology, University of Alberta.
Richardson, James T. “Update on ‘The Family’: Organizational Change and Development in a Controversial New Religious Group.” University of Nevada. http://www.thefamilyinternational.org/dossier/books/book1/chapter2.htm
“Story of Davidito.” From XFamily – Children of God. http://www.xfamily.org/index.php/Story_of_Davidito
“The Children of God and The Family in Italy.” Center for Studies on New Religions. http://www.cesnur.org/testi/TheFamily/italy.htm
“The Davidito Book: Findings of the High Court of Justice Family Division, U.K.” http://www.exfamily.org/the-family/court/davidito-book.htm
Wright, Stuart A. “From ‘Children of God’ to ‘The Family’: Movement Adaptation and Survival.” Lamar University. http://www.thefamilyinternational.org/dossier/books/book1/chapter8.htm

 

Fonte: http://www.crimelibrary.com/blog/article/christianity-promiscuity-and-pedophilia-inside-the-family-cult/index.html

 

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Traduzione di Lorita Tinelli

Avvertenza: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti, pertanto ci scusiamo per eventuali errori.

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Dieci passi per resistere alle influenze indesiderate

1) <Mi sono sbagliato>. Cominciamo a saper riconoscere i nostri errori, prima con noi stessi e poi verso gli altri. Accettiamo il detto che errare è umano. […] Riduciamo la necessità di giustificare o razionalizzare i nostri errori e di continuare a sostenere qualcosa di brutto o immorale. […]

2) <Sono consapevole>. Molte volte vediamo persone intelligenti che agiscono stupidamente perché non prestano attenzione ai dettagli di base delle parole o alle azioni di un agente di influenza o ad alcuni evidenti segnali situazionali. Troppo spesso ci comportiamo come un pilota automatico, seguendo uno script ben colaudato  perché con esso siamo stati bene a volte, senza fermarci a considerare se sia appropriato per il qui ed ora. […]

3) <Io sono responsabile>. Assumersi la responsabilità delle proprie decisioni e azioni mette la persona sul sedile del conducente, nel bene e nel male. Lasciare che gli altri riducano la propria responsabilità,  rende il guidatore guidato dalle altrui indicazioni che non sa davvero dove andare. Saremo più resistenti alle influenze sociali indesiderate se manteniamo un senso di responsabilità personale e se siamo disposti ad assumerci la responsabilità per le nostre azioni. L’obbedienza all’autorità è meno cieca nella misura in cui siamo consapevoli che la diluizione di responsabilità non fa nulla per nascondere la nostra complicità personale a condurre atti discutibili. Il nostro rispetto delle norme di gruppo antisociale viene ridotto nella misura in cui non permettiamo diluizione della responsabilità […]

4) <Sostengo la mia identità personale>. Non accettiamo che qualcuno ci destabilizzi,  inserendoci in una categoria o una tipologia. Riaffermiamo la nostra individualità […]

5) <Rispetto la giusta autorità, ma mi ribello contro l’ingiusto>. In ogni situazione in cui ci sono persone con autorità, bisogna cercare di distinguere coloro che con la loro saggezza, esperienza, anzianità o status particolare sono degni di rispetto da coloro che esercitano l’autorità sostenendo obbedienza in maniera sleale e senza alcun fondamento. Molti di coloro che si arrogano l’autorità sono falsi profeti,  truffatori che servono i propri interessi e che, invece di rispetto, meritano disobbedienza e di essere smascherati. […]

6) <Desidero essere accettato, ma apprezzo la mia indipendenza>. L’attrazione di essere accettato in un gruppo sociale è molto potente. […] E’ chiaro che siamo animali sociali e, di norma, le nostre relazioni ci offrono benefici e ci aiutano a raggiungere obiettivi importanti che non possiamo raggiungere da soli. Ma a volte, la conformità alle norme del gruppo vanno contro il bene sociale. E’ essenziale comprendere quando seguire queste regole e quando respingerle. […]

7) <Sarò più attento alle formulazioni>. Il modo per inquadrare o formulare una domanda spesso ha più influenza di qualsiasi argomento persuasivo che può essere dato a riguardo. Inoltre, molte formulazioni sono efficaci proprio perché sembrano formulazioni in forma di titoli, immagini, slogan o loghi. Esercitano la loro influenza, senza che noi ce ne rendiamo conto e così che siamo indirizzati verso alcune idee e alcune questioni specifiche. […]

8 ) <Bilanciare la propria prospettiva del tempo>. Possiamo essere indotti a fare cose in cui non crediamo nel presente. Quando smettiamo di pensare alle nostre commissioni passate e alle responsabilità del nostro futuro noi ci apriamo alle tentazioni situazionali di indulgere in eccessi come accadeva ne “Il Signore delle mosche”. […]

9) <Nessuna libertà civile personale debba essere sacrificata per l’illusione della sicurezza>. Il bisogno di sicurezza è un potente fattore determinante del comportamento umano. Data una presunta minaccia alla nostra sicurezza o per la promessa di tenerci lontani dal pericolo possiamo essere manipolati al punto  di agire in modo del tutto estraneo a noi. La maggior parte del tempo, i concessionari guadagnano con l’influenza del potere su di noi, offrendo un patto faustiano: saremo al sicuro da danni se diamo un po ‘della nostra libertà, sia personale o civile, all’autorità. […]

10) <Sfidiamo i sistemi ingiusti>. [..] La resistenza individuale, insieme con altre persone con la stessa mentalità e  determinazione, possono cambiare le cose. […]

di Philip Zimbardo da “L’Effetto Lucifero”

Fonte: https://www.facebook.com/exbrahmakumarisespana.exbk/posts/671020902996183

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Traduzione di Lorita Tinelli

Avvertenza: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti, pertanto ci scusiamo per eventuali errori.

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Jon Atack: L. Ron Hubbard vuole essere considerato un dio?

 Jon Atack è l’autore di “A Piece of Blue Sky“, uno dei migliori libri scritti su L. Ron Hubbard e Scientology. Egli ha messo in vendita una nuova edizione del libro e per più di un anno, il sabato, ci ha aiutato a setacciare le leggende, i miti e i fatti contestati su Scientology mescolati e rimaneggiati in libri, articoli e in particolare in Internet. Egli è stato così gentile da inviarci un nuovo post.

Jon, ti abbiamo detto che saremmo stati interessati a quello che pensi su un recente articolo di un ex dirigente di Scientology, Marty Rathbun. Nel suo blog, Rathbun ha sottolineato che ci sono più racconti della vita di Gesù, non soltanto nei libri del Nuovo Testamento, ma anche in testi alternativi che sono stati modificati dalla Bibbia. Ma Scientology, egli sottolinea, non consente di avere alternative. Il suo fondatore, L. Ron Hubbard, ha fatto  di tutto per assicurarsi che solo la sua  era  da considerarsi “fonte” e non poteva essere modificata.

E Rathbun dice che Hubbard ha rispettato questo punto di vista fondamentalista suggerendo che era “sceso sulla terra in forma umana al fine di liberare il suo popolo dal male“.

In altre parole, Rathbun sta dicendo che Scientology è una religione “monoteista” e Hubbard è il suo dio.

Dice Rathbun: <<C’è un solo Dio in Scientology, e … l’aderente ci crederà perché quel Dio ha comandato che non sarà mai apprezzato facendo appello alla ragione>>.

 

Quali sono i tuoi pensieri, Jon? Era obiettivo di Hubbard ottenere lo status di divinità?

JON: Wow! In Blue Sky, ho sostenuto che Hubbard stava cercando la deificazione (dall’edizione 1990):

<<La maggior parte delle migliaia di seguaci di Hubbard  lo consideravano più brillante di Einstein, più illuminato di Buddha, e altrettanto capace di miracoli come Cristo. Forse c’era un motivo più sinistro alla base delle azioni di Hubbard. Alcuni taoisti credono che gli esseri umani possano raggiungere l’immortalità, diventando il fulcro del culto; alcuni imperatori romani avevano una credenza simile. La deificazione di Hubbard sembra prendere posto nella Chiesa di Scientology in tutto il mondo. Forse pensava che stesse raccogliendo il backup di tutti i body-thetan staccati dei suoi devoti, in modo che lui potesse utilizzarli per scopi magici? (Per citare le sue segrete affermazioni ancora: “gli spiriti elementali sono i miei schiavi”). Data la sua fertile, e spesso giovanile, immaginazione e la consapevolezza della sua doppiezza, è difficile decidere in cosa credeva realmente Ron Hubbard>>.

La prossima tappa di questo meraviglioso processo della logica di risveglio tra gli ex Thetanist è la realizzazione che se Hubbard voleva essere ammirato e adorato come il Dio dell’universo, allora forse la ‘Tech’ ha uno scopo diverso (ma significa anche che egli non ha seguito la raccomandazione nel Code of Honour di non volere ammirazione. Ma ha spiegato anche che solo l’èlite fa le regole per gli esseri inferiori -. i “giocatori” per imporre sui “pezzi”). La Tech esiste per creare adulazione nel processo di deificazione che Hubbard ha impostato. Il processo narcisistico perfetto. Non funziona per liberare, ma per intrappolare. Per fare questo, deve evocare le sensazioni giuste. Qualsiasi procedura semplice porterà euforia – fissazione della percezione, la ripetizione e la mimica tutti portano “indicatori molto buoni”. Farli tornare alla vibrazione  della ligh trance, che ha anche il vantaggio di rendere il loro sentire non solo felice – forse anche “più alto”- ma anche  disorientarli, in modo tale che non è più sentire come se fossero nel loro corpo. Anche se non si può effettivamente percepire da questa posizione.

Se si può assumere un linguaggio, allo stesso tempo, si possono assumere i modelli di pensiero, come ha sottolineato George Orwell  nella splendida appendice al 1984. È possibile realizzare certe idee impensabili; condizione di disgusto con inimicizia condivisa verso qualche out-group; e avere incontri allegri per festeggiare la vostra superiorità sugli umili “wog” (e i “wog-reverts” come me).

La parte più difficile da accettare è che la fede sia paragonabile ad altre dipendenze, compulsioni e ossessioni. Con la ripetizione, i comportamenti sono tarati. La chimica del cervello di un “floating needle” è senza dubbio la stimolazione della dopamina che provoca piacere – dal sesso, alle droghe, al gioco d’azzardo. E ti porta in alto con “indicatori molto buoni”, come la prima indicazione che avete raggiunto per una “vittoria”. L’ipnotista – o “auditor” – vede l’euforia (una prima indicazione di trance: riconosciuta da ipnotizzatori già un secolo prima  di Hubbard), ciò significa che la persona è in uno stato che durerà oltre la testimonianza, a volte per diversi giorni. A volte, come con altre forme di ipnosi – ma solo raramente – per tutta la vita. Ma quasi sempre entro tre giorni, il ronzio lo porterà fuori. Il devoto si sentirà deluso, e accetterà di liberarsi dal PTS (Potential Trouble Source) personale – l’effetto montagne russe della vita normale, dove l’euforia che è generalmente non utile, perché abbassa le difese e ci rende più disposti ad assumere un ruolo servile. La tecnologia funziona sempre, ma l’imperfezione del pagamento del cliente/servo è la causa di tutti i problemi (che in qualche modo non evaporano dopo il Grade 1 di Comunicazione). I servi – e io non  intendo mancare di rispetto con questo termine, ma è quello più esatto – sono portati ad uno stato variabile, in modo militare, e i comportamentali estremi sono messi sotto controlli  – ascetici ed estenuanti – in modo che essi abbiano bisogno di uno status più elevato (che finisce sempre nella dichiarazione di  in una persona soppressiva  o del Rehabilitation Project Force). Nessun singolo esecutivo è durato più di qualche andamento vertiginoso, che distrugge l’anima con anni di obbedienza assoluta al nostro Ron.

La Tech non funziona  come sosteneva  la Fonte che la usa, ma come egli intende farla funzionare. Questa è la menzogna in Scientology. L’ “alter-ego”, che assicura che persiste, in termini contorti secondo Hubbard. Con questa realizzazione viene la capacità di essere in disaccordo con Ron Hubbard e recuperare l’auto-determinismo, invece di essere completamente identificato con le sue idee, anche quando ha contraddetto tante di esse.

Ma è una bella sensazione, quando ti rendi conto che puoi scegliere ciò che si vuole credere, utilizzando la propria esperienza e il pensiero critico. La capacità acquisita è l’imbarazzo che credevi una serie di suggerimenti/affermazioni offerti da un criminale (che “gli altri accusati di cose che egli stesso stava facendo) che ci volevano credere che fosse Metteya. (In A Hymn of Asia. L’originale Hubbard è stato modificato da John Sanborn prima della pubblicazione. Hubbard scrisse: “Sono Metteya” non “Am I Metteya”. Sanborn lo sollevò dalla pubblicazione per oltre 20 anni con questa protesta). Lui non era Metteya, come Metteya sono tutti coloro che  condurranno nel nirvana, durante la sua vita. Egli non “ha fatto cadere il corpo” prima. Hubbard ha perso quello, ma potrebbe ancora puntare per lo stato demiurgico. I vecchi processi di Potere rivolti ad alcune persone verso la “conoscenza” del Fondatore furono infatti del ​​fondatore. Questo accadeva negli anni ’60. Gli OT VIII aumentavano inevitabilmente questa convinzione. Devi solo guardare le testimonianze pubbliche. Lo stato allegro che passa per “l’entusiasmo” (essere “pieno di Dio”, letteralmente) e il linguaggio di adorazione esagerata di tali testimonianze. Ho scritto un sacco di imbarazzanti “storie di successo”, ma ho avuto 30 anni per riconsiderarle. Se Hubbard ha creato questo universo, penso che preferirei essere in un altro.

IL BUNKER: Grazie per questo punto di vista, Jon. E cosa divertente da vedere è che te  e Marty Rathbun siete effettivamente d’accordo su qualcosa.

 

Fonte: Blog di Tony Ortega

 

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Traduzione di Lorita Tinelli

Avvertenza: Questa traduzione non è stata realizzata da traduttori professionisti, pertanto ci scusiamo per eventuali errori.

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I Grew Up Believing in a False Prophet

By Lola Blanc

I was baptized into the the Church of Jesus Christ of Latter-Day Saints when I was eight years old. My parents were devout; they were married in the temple just three weeks after my mom returned from her mission. We went to church every Sunday, attended church events every week, and prayed together every night.

Once a month, members were invited to bear their testimonies in church, which meant going up to the microphone and sharing declarations of their faith. Good members would do this regularly, often crying when they spoke, overcome by the presence of the Holy Ghost. My parents always encouraged me and my brothers to go up. I was terrified. I couldn’t think of anything original to say, and I never cried, but it was expected so I did it.

As I got older, I started to wonder: Why can’t I cry? Why don’t I feel anything? I remember trying desperately to produce emotion as I watched my peers become overwhelmed with feeling during church camp. I willed tears to come out of my eyes. And for a moment, I thought I felt something—but it quickly dissolved, out of my grasp.

I believed that the church was true, but I didn’t feel what everyone else felt. I wanted to dress fabulously, not modestly. I wanted to hang out with boys and talk about boobs. Other parents considered me a bad influence on their kids, sometimes even excluding me from gatherings. And my mom was beautiful, vibrant, and ambitious, so she didn’t exactly fit in to the Midwestern LDS culture either.

My parents got divorced and my mom fell in love with a non-member, who she eventually slept with. Riddled with guilt, she confessed immediately, but the priesthood had her excommunicated anyway, as premarital sex is considered the worst sin you can commit next to murder. For three years she was not allowed to participate or speak in church—she essentially wore a big scarlet letter on her chest. Fitting in was harder for all of us after that.

When the humiliation of the repentance process was over, we moved to Utah. We’d been performing as ventriloquists together and I’d been writing songs; this was our shot at a new life.

Then we met Adam.

My mom and Adam (I’ve changed his name) met at an LDS singles’ dance. He looked strikingly similar to someone from a dream she’d had years before, she said. In Mormonism, it’s common to pray for and look for signs from God, so when she met this man she’d dreamed about after all that hard repentance work—a man who had something magnetic about him, something special—it seemed clear that it meant something. It had to be a sign.

My mother is one of the smartest people I’ve ever met. She’s brilliant, funny, and incredibly loving. But she has trust issues. Not the kind where you don’t trust people—that’s my thing. My mom can’t help but trust everyone. Since faith takes precedence over facts in Mormonism, and trusting the prophet is imperative, it’s already conducive to a certain kind of blindness. By the time she met Adam, her judgment was considerably clouded.

The church believes that Joseph Smith used magic stones to translate the Book of Mormon from ancient golden plates which were given to him by an angel. As the story goes, one section of that book—known as the Sealed Portion—contained profound revelations and was hidden from the world, to resurface in the last days. And that’s tricky. Because if one dude can show up out of nowhere and become a prophet by translating mysterious scripture that nobody really gets to see, why can’t some other dude show up with the Sealed Portion?

Adam was open about the fact that he was a former polygamist who’d once convinced his community that he was a prophet. Now he was a single man who frequented Mormon dances. Then he met my mom. They started spending time together, and with the help of others who claimed to be believers, he began convincing her that the Sealed Portion had been revealed to him to translate, thus ushering in the end of days. He had samples. He claimed the church knew. Eventually, he succeeded in making her believe that he was the new, true prophet of God.

I remember feeling uneasy about him at first. By that point I was all too familiar with the range of evil and extraordinary men who were drawn to my mother’s trusting nature. There was a constant stream of stalkers, scholars, and sociopaths trying to fight their way into her life. So when Adam came along, I was wary. But I was still only 12. He won my heart by complimenting my singing and buying me things like Gushers and Doritos. Snacks were a big deal in our household.

I ended up believing in him entirely by accident. I was looking through my mom’s computer when I found some emails he’d sent her: He told her she was chosen by God to do his work in these end times. End times—as in the second coming of Christ. As I read on, it dawned on me: Adam was a prophet.

And finally, after feeling so little for so long, I was moved to tears. It suddenly made sense. Of course I had never fit in—because my family was special, destined for something great. The church had made me feel unfit, unimportant. But this was important.

I told my mom what I’d seen. She explained everything, and for a little while, it was bliss. At Adam’s direction, I started building an Angelfire website for a foundation he was creating to help the needy as a part of God’s plan. I caught glimpses of the Sealed Portion on the computer. And best of all, he told my mom that her greatest purpose in life was her kids. Specifically, me. I was going to change the world, he said. When she relayed this to me, I thought I’d burst with pride.

He began having revelations. First, my mom was to become his spiritual wife (read: sex). Then we needed to sell our extra possessions and give the money to the poor via the foundation. We had a big yard sale; she sold the wedding dress she’d been saving for when she got remarried.

The next revelation said my brothers and I couldn’t live with our mom anymore, because her mission was too dangerous. Rather than go to my dad’s house in California, I stayed with my friend Sean’s family for a while to be near my mom. I have warm memories from my time there: I played video games, watched UHF for the first time, and wrote essays about Weird Al. For the most part, it was life as usual.

Except that I was harboring this massive secret. I was pretending everything was normal, all the while believing that I had been chosen by God. I snuck downstairs at night to talk to my mom on the phone in hushed tones when Sean’s family was asleep. I took it very seriously—and whenever I’d feel left out or alone, I’d console myself with the idea of, “Oh yeah, well just you wait… we’re bringing about the Second Coming.”

I knelt down to pray one day at Sean’s house. “Dear Heavenly Father, I’m thankful for this day,” I started as usual. “I know that Adam is a true proph—” I began to say, and I stopped. I’d gotten this strange little nagging feeling. I couldn’t finish the sentence.

I missed my mom. I knew huge sacrifices in this life were important to reach salvation in the next, but I’d begun to worry about her. She seemed sad.

My brother and I went to visit her in the place Adam had assigned her to live. It was a single room in a dark, depressing resident hotel. The bathrooms were in the hallways, and the hallways were filled with ex-cons. That night, one admirer stood yelling outside the building, throwing pennies at her window until he got inside. He pounded violently on the door and screamed threats as we held each other until the police came. That was her life, and she was alone. I was scared for her.

I didn’t know yet, but Adam had had another revelation. He’d been sending men to have sex with her. She had pleaded with him to change his mind, but he’d insisted it was a test she had to pass. Submit to these men, he threatened, or be separated from your family for eternity. When she tried to find ways around it, an abusive pimp took over and forced her. My mom wasn’t just sad. She was suicidal.

Finally, one of Adam’s men came to do the deed with her and broke down crying. The man was shaken by the reality of her living conditions and, having participated in the deceit, confessed that it had all been made up. He moved her out of there that night.

It all came crashing down. Adam was not a prophet. The foundation bank account, where my mother’s money had been going, actually belonged to Adam’s girlfriend and new “first wife,” who had participated in the hoax.

My mom and I sat on the hill outside Sean’s house when she came to tell me the truth. She was in tears. Suddenly, I didn’t care about being special anymore. I just wanted her to be OK.

And she was—we were. She went to therapy; she’s getting her PhD in media psychology now and she’s an activist working against human trafficking. She still sees the best in people, somehow. I dealt with it through music and songwriting, my own version of feeling the spirit. Adam went off the radar for a while, but later reemerged with the completed Sealed Portion. He would go on to attract many more followers.

We’re not Mormon anymore, and we might not be chosen by God. But damnit, we’re together, and I still think we’re special.

Fonte: http://www.vice.com/read/my-childhood-in-a-mormon-cult-204

Ex Scientologist intervistata sulle Credenze Estreme

Hana Whitfield: Cosa vuol dire essere molestata da Scientology

Mark Bunker ha condiviso con noi un altro estratto delle video interviste che ha raccolto  per il suo prossimo documentario, Knowledge Report.

In questa clip egli intervista Hana Eltringham Whitfield su cosa vuol dire essere il bersaglio del “Fair Game” – gli sforzi di rappresaglia famigerati di Scientology coordinati dal suo Ufficio degli Affari Speciali (OSA), che spesso includono la sorveglianza intrusiva di investigatori privati​​.

Hana entrata in Scientology nel 1965, è diventata Clear numero 60, poi è andata al sea [sea org: organizzazione del mare] con L. Ron Hubbard, che la elesse capitano di una delle sue navi. Sempre più delusa da quello che aveva visto di Hubbard da vicino, e soprattutto dopo che il materiale fu diffuso in “OT 3″, ha finalmente lasciato Scientology nel 1984 e poi ne è diventata uno dei critici più noti e specialista di intervento. Nel 1991 è stata probabilmente la più grande “SP” sul pianeta, e l’attenzione su di lei degli occhi privati ​​della chiesa lo provano …

Durante la sua intervista, Hana dice: “Penso che se Marty Rathbun e Mike Rinder  decidono di parlare di questo, devono parlare di alcune delle operazioni che sono state messe in atto contro di noi, perché sono varie”.

Abbiamo parlato di Rinder, che ha raccontato che tra il 1986 e il 1993, non lavorava con OSA, tranne che per un periodo per quanto riguarda Gerry Armstrong e alcune altre questioni specifiche. Nel 1991, quando la sorveglianza di Hana era così pesante, Rinder disse che stava lavorando sulla mostra La Vita di LRH come LRH PPRO Int (personale internazionale delle relazioni pubbliche), dopo un periodo di lavoro nel Rehabilitation Project Force,  prigione della Sea Org. Lui sostiene di non aver avuto alcuna esperienza o supervisione sulle operazioni contro Hana e Jerry Whitfield.

“Ma non ho dubbi che hanno subito le stesse cose che sono state fatte a Vaughn e Stacy Young, o Graham Berry, o che altri ne sono a conoscenza”, dice. “Occhi privati li hanno seguiti, li hanno ricoperti di denunce, vivevano nelle case accanto, ascoltavano le telefonate senza fili”, dice Rinder.

Una nota aggiuntiva. Poche settimane fa, quando abbiamo scritto un pezzo sulla versione “Antichrist” di OT 8, abbiamo cercato di entrare in contatto con Hana. L’ex Membro OSA  Frank Oliver ci aveva detto che nel 1991, quando girava il materiale contestato OT 8 in un archivio presso il Celebrity Centre di Hollywood, gli fu detto che si trattava di una bufala perpetrata da Hana e Jerry Whitfield.

Abbiamo finalmente avuto la possibilità di parlare con Hana di questo. Lei ha riso, dicendo che non era sorpresa di sentire che una cosa del genere veniva attribuita a lei, soprattutto in quell’anno fatidico. No, ci assicura, lei e suo marito non avevano nulla a che fare con il  documento  Anticristo OT3 , che divenne parte della “Fishman Papers” e che è stato spesso definito una bufala, anche da molti critici della chiesa.

Nella nostra storia, abbiamo parlato con George White, un uomo che ha vissuto OT 8, nell’estate del 1988, e ci dice che il documento Anticristo era quello che ha ricevuto sulla Freewinds.

Hana ci dice che anche lei è convinta che l’Anticristo OT 8 è genuino, e si adatta con quello che  Hubbard conosceva.

Il tuo theta casuale del giorno

Noi davvero non sappiamo cosa sia, ma siamo sicuri che i nostri commentatori avranno molto da dire in proposito. Godetevela

Fonte: Tony Ortega